BUFFERS

interactive solos

Buffers è il progetto coreografico realizzato dalla Compagnia nel 2002 e rappresenta la terza tappa di un percorso di indagine ispirato alla figura del saltimbanco.

Il buffone, come il danzatore, è poeta in azione: finché guarda in alto, finché resta fuori dalle regole e dalle divisioni è salvo; se invece guarda troppo in basso perde l’equilibrio e cade. Sono sempre sospesi tra le stelle e l’abisso i tre personaggi che danzano in questa performance – il buffer acrobata, il buffer buffo e il buffer tragico – e attraverso il loro gesto ridicolizzano e dissacrano continuamente il mondo che li circonda.

Menti lucide e attente che trovano, nel comico e nel tragico, l’azione metamorfica che dà senso al loro comportamento. Sempre pronti a riprendere possesso della verità, liberi di essere tutto e niente, tutti e nessuno, ci indicano che in fondo rappresentano ognuno di noi e che la nostra vera dignità consiste nell’ammettere che siamo tutti clown.

Lo spettacolo prevede la presenza di una maschera interattiva tridimensionale che, in diretta relazione con i danzatori, stabilisce con essi una sorta di dialogo virtuale. Osservando e seguendo ogni loro spostamento, essa reagisce infatti agli stimoli e alle provocazioni con smorfie e tratti espressivi, assumendo un atteggiamento autonomo e “intelligente” rispetto alle azioni eseguite sulla scena. La maschera diviene così un alter ego virtuale, un essere artificiale che vive emozioni e che presenta al pubblico la sua storia e la sua anima.

Credits

Progetto a cura di Claudio Prati e Ariella Vidach

Coreografia Ariella Vidach

Performer Daniele Albanese, Stefania Trivellin, Ariella Vidach 

Grafica interattiva Luigi De Aloisio

Programmazione interattiva Paolo Solcia 

Scenografia Claudio Prati e Paolo Sansoni

Consulenza testi Susanna Francalanci 

Disegno luci Stefano Pirandello 

Costumi Lou Antinori 

Produzione 2002 Ariella Vidach-AiEP

Con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, D.E.C.S. Divisione Cultura – Cantone Ticino, Pro Helvetia- Fondazione svizzera per la cultura, Migros percento culturale, Comune di Lugano