Il mondo altrove

Nicola Galli

Dopo le creazioni incentrate sul sistema planetario Jupiter, Venus, Mars, lo spettacolo De rerum natura dedicato al filosofo Tito Lucrezio Caro e l’ultima creazione Deserto digitale, il nuovo progetto coreografico Il mondo altrove alimenta nuovamente l’interesse del coreografo Nicola Galli per il paesaggio e il rapporto tra uomo e natura.

Lo spazio della scena è il luogo del possibile, un territorio neutro pronto per essere abitato da una pluralità di immaginari, una sorta di serra per coltivare una biodiversità umana. Con la volontà di approfondire questa concezione dello spazio scenico, il processo creativo si focalizza sulla relazione tra scena e spettatore, intesa come occasione di contemplazione e nutrimento per l’animo.

In scena quattro figure indigene si mostrano agli occhi dello spettatore e svelano la loro natura, e i loro usi e costumi; l’azione è rituale, mediata da un confine circolare che delimita uno spazio del sacro.

Lo spettatore, osservatore meticoloso di questo micro-universo straniero e selvatico, viene rivestito del ruolo di antropologo per allenarsi a superare il confine e scoprirsi straniero di fronte agli stranieri.

Nella convinzione che il ruolo politico e sociale della danza sia raccontare e celebrare il mondo attraverso il corpo, scoprire un mondo sconosciuto significa accettare la perdita di qualcosa di sé per permettere l’incontro con l’altro e ritrovare così la propria umanità.

Credits

Concept e coreografia Nicola Galli

Performer Margherita Dotta, Nicola Galli, Nicolas Grimaldi Capitello, Silvia Remigio

Oggetti scenici Giulio Mazzacurati

Maschere e costumi Nicola Galli

Produzione TIR Danza, stereopsis

Residenze artistiche Ariella Vidach AiEP, Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave / Kilowatt)

Nicola Galli

Nicola Galli (1990, Ferrara) si occupa di ricerca corporea, declinata in azioni e dispositivi che spaziano dalla coreografia alla performance, dall’installazione all’ideazione grafico-visiva. Esordisce come ginnasta agonista e si avvicina ai linguaggi del teatro fisico e della danza presso il Teatro Nucleo di Ferrara. Ha studiato danza contemporanea, rinascimentale, hip-hop e riequilibrio muscolare Metodo Monari.

Dal 2010 sviluppa un’indagine coreografica strutturata in episodi che analizzano il concetto di forma pura e le nozioni di “stratificazione” e “paesaggio”; a partire dalla geometria e dall’astronomia il suo sguardo è affascinato dall’anatomia umana, la proporzione e il dettaglio, elementi chiave che compongono un orizzonte scenico trasversale.

Dal 2010 al 2014 danza nella compagnia CollettivO CineticO.

Dal 2014 è artista sostenuto da TIR Danza.

Nel 2014 è artista selezionato all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi con la performance Delle ultime visioni cutanee.

Nel 2018 vince il “Premio Equilibrio” – Fondazione Musica per Roma con lo spettacolo Deserto digitale e il premio Danza & Danza come miglior coreografo emergente ex-aequo con lo spettacolo De rerum natura (creazione selezionata per NID Platform 2019)

Ha inoltre presentato creazioni site-specific in collaborazione con istituzioni del territorio italiano nell’ambito museale e universitario: Museo MUSE (Trento), Scuola Normale Superiore (Pisa), La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma).