Be A Flamingo In A Flock Of Pigeons

Michela Silvestrin

“Spazio” è: luogo indefinito e illimitato in cui si pensano essere contenute tutte le cose materiali. Non saremmo in grado di non vivere all’interno di una casa, di non percorre una strada, non saremmo in grado di abitare uno spazio non costruito. La solitudine creata dalle diverse condizioni di vita ha portato al rimpicciolimento degli spazi abitabili dall’uomo, fino a confrontarsi per la maggior parte del suo tempo con uno schermo. La dimensione delle cose che si provano è rimpicciolita al vocabolario da tastiera. Il percorso del successo digitale snatura la persona, fino a trasformarla in qualcosa di lontano dal nostro essere. Accade quindi che per diventare delle celebrità a scadenza breve snoccioliamo la nostra umanità e la vendiamo a peso. Il luogo deputato al digitale è immaginato come fosse un red carpet sul quale sfilo raccontando una trasformazione. La corsia diventa il mio vestito e il tempo di esecuzione l’unica mia possibilità di azione. La sete di popolarità trasforma i miei intenti e mi allontana dalla mia forma corporea per condurmi verso una condizione anatomica mai raggiunta finora: le ali. Lo spazio che ho scelto diventa così il mio trampolino di volo dedicato agli esercizi per farmi spuntare queste appendici così lontane dalla forma umana. Cosa succede a un corpo che da umano compie il tentativo di trasformarsi in volatile?”

Credits

Un progetto di Michela Silvestrin

Michela Silvestrin

Portogruaro, 26 novembre 1988

Danzatrice e coreografa veneta inizia la sua formazione da giovanissima presso ArteDanza di Portogruaro.

Tra il 2003 e il 2006 frequenta regolarmente stage all’estero con Corinne Lancelle, Stephane Frattì, Ted Stoffer, Serge Ricci.

Nel 2010 viene ammessa a Modem Atelier, corso di formazione professionale della Compagnia Zappalà Danza. Dopo i due anni di Atelier viene scelta per “Modem Pro”, Focus del linguaggio del coreografo Roberto Zappalà, dove si forma tra gli altri con: Daniela Bendini, Giannalberto Defilippis, Ime Essien, Helge Letonja, Wei Meng Poon, Michal Mualem, Loris Petrillo, Salvatore Romania, Giovanni Scarcella, Paola Valenti, Giovanna Velardi, Roberto Zappalà.

Nel 2013 danza per Virgilio Sieni nel progetto Angelo che se ne va. Nello stesso anno comincia a lavorare per il suo primo lavoro da autrice L’educazione di una giovane Dea. Il progetto vince il premio Libera! e dopo una residenza presso “Lo Studio” debutta al Festival friulano Off Label 2014 (UD).

Michela diventa artista associata alla compagnia Arearea e L’educazione di una giovane Dea viene selezionato per “Nuove Traiettorie XL” progetto della Vetrina della giovane danza d’autore, e NAO progetto della compagnia Ariella Vidach (MI).

Parallelamente, la sua attività di ricerca coreografica continua e lavora per diversi progetti in collaborazione con il Comune di Portogruaro, in particolare con l’assessorato alle pari opportunità e le associazioni ArteDanza e Portogruaroconledonne. Attualmente è artista supportata dalla Compagnia Arearea; lavora per CorpoDesto compagnia fondata da Serenella Fonzar. È collaboratrice della direzione artistica dei progetti culturali organizzati dal Comune di Portogruaro attraverso la cui commissione ha coreografato e ideato lo spettacolo Corpo Sconfinato, progetto per 4 danzatrici e musica dal vivo.

È autrice del suo ultimo lavoro Be a Flamingo in a flock of Pigeons selezionato dal bando “Call from the aisle” e presentato come primo studio a Perugia nell’ambito del Festival “Smanie di primavera”; il lavoro inoltre è vincitore del bando NAO crea 2019 di AiEP.

La sua ricerca si basa sugli studi del Floorwork e del metodo Feldenkrais.