Vapore d’Estate | JULIE – Neuroromantica (studio II) di Figli di Marla

JULIE. Neuroromantica (studio II)

di Marla Francis, una scena virginale per tre performer.

JULIE è uno studio intermediale, ancora in fase di lavorazione, che intreccia corpo, voce, poesia e paesaggio del suono in una stretta relazione tra pratiche somatiche, esperimenti vocali e nuovi dispositivi elettronici. I performer sperimentano un pericoloso botta e risposta che vede il corpo della danzatrice Erica Meucci esaurirsi nella sua forma materica per trasformarsi in fumo, nebbia, niente. La riattivazione della tragedia di August Strindberg “Miss Julie” è qui occasione performativa per riflettere sulla genderizzazione dei corpi, il classismo, e le dinamiche di potere insite nella cultura occidentale. Il testo è completamente lacerato nella sua forma prosaica e rielaborato in poesia dall’autrice e performer Gaia Ginevra Giorgi, che interagisce nella messa in voce con il sound designer Riccardo Santalucia. L’indagine sul paesaggio sonoro costruisce stanze e ambienti dentro i quali il corpo di Julie, muto e afasico, si muove claustrofobicamente fino a raggiungere una resa che non lascia scampo. Julie è un rituale perché senza la combinazione esatta dei tre elementi alchemici non si dà.

Brevi cenni sull’opera da cui parte il lavoro:

L’opera di August Strindberg è ambientata in una sola notte di fine Ottocento in una cittadina svedese e affronta la tematiche dell’interazione tra classi sociali differenti e tra il genere maschile e quello femminile. Fu oggetto di uno scandalo clamoroso nella società puritana e conformista del- l’epoca. La tragedia narra la vicenda di Julie, una ragazza figlia di un conte che durante una festa di mezza estate cerca di sedurre il servo Jean, il quale dichiarandosi innamorato di lei, la convince a fuggire insieme. Scoperti dalla cuoca Kristin, fidanzata di Jean, non riescono nell’intento e Jean induce Julie al suicidio. I tre personaggi del testo “Miss Julie” vengono traslati nei tre linguaggi: danza, musica e poesia.

Il lavoro musicale di Riccardo Santalucia:

Moti verticali di immersione ed emersione, sound design astratto e campionamento acquatico, de- scrivono linee di fuga. Sono le precipitazioni e i voli irrisolvibili che continuamente rimandano a sé stessi e continuamente attraversano la realtà per brevi momenti; con terrore i personaggi non san- no confrontarvisi. Così la partitura non trova un punto di appoggio, una soluzione, ma è continua- mente mossa, come una superficie deformata da questi slanci che la attraversano. Partendo da movimenti di acqua fra gli scogli, gocce e sabbia registrate con un microfono sott’acqua ed uno sopra contemporaneamente, è stata creata una batteria digitale che viene triggerata da ritmi generativi euclidiani. I suoni raccolti sono divisi per famiglie timbriche e ciascuna sezione pesca file randomicamente nel momento in cui viene stimolata. Partendo da questo materiale mutevole, ca- tene di effetti aggiungono bagliori cangianti. Nel corso della performance entrano anche batterie di sintesi accompagnate da movimenti di frequenze basse manipolate da numerosi filtri. É lo sfondo della scena invisibile, il ballo in maschera che eccita gli spiriti e la struttura della conversazione fra la signorina Julie e Jean, che sempre torna a mettersi in crisi assieme all’apparente saldezza del- l’identità.

CREDITS

Concept, drammaturgia, regia e coreografia: Marla Francis La Spada

Testo e voce live: Gaia Ginevra Giorgi

Musica live : Riccardo Santalucia

Performer: Erica Meucci

Light design: Giulia Pastore

Residenze artistiche: Santarcangelo dei teatri, Spazio Fattoria

INFO E PRENOTAZIONI

Lo spettacolo è gratuito

Prenotazione obbligatoria attraverso il seguente link: https://form.jotform.com/202013739208347

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