Vuotante

Annalisa Morelli

Tu hai creato una proiezione di un’altra me. Tu hai creato uno spazio senza ordine e senza tempo in cui cadere. Tu hai costruito un mondo che ha fondamenta nel movimento. Tu hai assegnato movimenti come flash di un’energia condensata in un corpo che esplode, liberato improvvisamente in dinamiche fluide rotolanti. Tu poi hai attimi che svaniscono lasciando quel corpo lì in uno stato di quiete. Tu sono io. Parlo con me stessa. E le parole non hanno più contenuto.”

Lo spazio scenico diventa il luogo per usare libertà impossibili altrove. Espressività e sentimenti nascosti nella realtà possono comparire improvvisati nei gesti di qualcun altro.

I movimenti sono rielaborazioni di gesti quotidiani che acquistano un senso rituale.

Ritualità e perciò ripetizione caratterizzano anche la musica. Chi guarda è travolto dalle immagini create dal movimento del corpo che sono fugaci e intense.

Il bianco invece è un espediente cromatico per manifestare l’assenza del contenuto e lasciare più parte al significato.

Perché niente va preso alla lettera.

Credits

Interprete e coreografa Annalisa Maria Morelli

Regia e design Stefano Morelli

Produzione Ariella Vidach AiEP